Donne coraggiose, donne costrette a strambare per cambiare rotta, per poi riprendere con fatica, dolore, ma anche determinazione e tanta voglia di riuscire ad andare “oltre” pur di ripartire per una nuova meta. Abbiamo navigato insieme in acque agitate, imprevedibili ed abbiamo imparato come la consapevolezza delle nostre capacità e risorse ci ha permesso di sfruttare il vento senza farci sopraffare dalla paura, perchè quando ascolti il vento impari anche ad usarlo a tuo favore, così come si impara che gli ostacoli si evitano e le rotte si modificano perchè il primo obiettivo è la sicurezza dell’equipaggio.Lasciare la terra ferma ed entrare nella vastità del mare, tra onde, vento e silenzi ci ha permesso di entrare in una dimensione che costringe ad esserci, a sentire ed a vivere altre dimensioni, come quella di gruppo, favorendo l’aggregazione, la condivisione, la collaborazione ed il rispetto che ci fanno sentire meno sole. E poi quando prendi il timone in mano diventi improvvisamente “grande”, ma anche carico di responsabilità per le decisioni da prendere, la rotta da scegliere o da mantenere ed un equipaggio da proteggere; perchè impari che la prima regola è la sicurezza di tutti.Così è nella vita . A volte gli ostacoli travolgono, inducono a cambiare in fretta, senza preavviso, quasi mai siamo preparati a farlo.Perchè in effetti facciamo fatica ad accettare un’esistenza gestita e scandita da altri, soprattutto se piena di limiti e rinunce, mentre rimane sempre nel profondo il desiderio di ritornare alla prpria vita, quella di sempre, quella fatta di nuove e fantastiche quotidianità, che a volte solo un gran terremoto permette di apprezzare.

Grazie ragazze!