DIALOGO CON SCONOSCIUTI

Ad un certo punto arriva quella persona che chiede se il posto è occupato e ti ringrazia dopo essersi seduto. Una domanda sul tempo o su banalità del momento, un semplice incontro di sguardi, sufficienti per creare quell’intimità necessaria per rivelare tutti quei non detti, quelle confidenze, quei segreti mai confidati a nessuno, soprattutto alle persone che fanno parte della propria vita.
Inizia così una lunga chiacchierata con uno sconosciuto, di cui non ricordo il volto e nemmeno il nome, ma rammento molto bene la sua storia, bellissima e travagliata allo stesso tempo, una narrazione durata alcune ore che è stata come leggere un libro tutto d’un fiato.
Una confidenza lunga un viaggio, perché i segreti degli sconosciuti sono unici, particolari, sinceri, pieni di sogni infranti e dolori, ma anche carichi di emozioni e di vissuti profondi
Con gli sconosciuti non si teme il giudizio o il tradimento, non si rischia il conflitto o di generare dolore, così chi parla riesce a sentirsi ascoltato e compreso da qualcuno che mostra interesse e compassione, magari donando qualche parola che può aiutare a riflettere e a vedere le cose anche con un’altra prospettiva.
Alla fine ciascuno se ne va con qualcosa in più, chi arricchito da una storia e chi liberato in parte da un peso che ha potuto condividere.
Forse tutto questo è possibile perché molto probabilmente non ci sarà alcuna possibilità di incontrarsi di nuovo.