ORE 8.00
Dopo una buona pausa Natalizia, oggi riprende la scuola e con essa le ansie e le preoccupazioni per verifiche, interrogazioni e voti.
Troppi ragazzi soffrono per un voto che spesso non corrisponde all’impegno dedicato allo studio.Spesso si va in ansia per il timore di non sentirsi abbastanza preparati, pur sacrificando molto tempo e a volte qualche ora di sonno e c’è chi non si perdona quando non riesce a ottenere il massimo da se stesso. Sono sempre più convinta che non sono i voti a definire chi sei, che essere il primo non vuol dire il migliore e che essere il più preparato non vuol dire sapere piu cose.L’augurio per questi ragazzi è quello di potersi permettere qualche caduta, perché è dagli apparenti fallimenti che si impara, più che da qualunque vittoria. Troppo spesso, dietro il vestito dell’eccellenza, prevale la paura, l’insicurezza, a volte anche una bassa autostima.Perché a volte, anche quando ti impegni con tutto te stesso, può accadere che il tuo meglio non sia sufficiente. Altre volte, è semplicemente la vita ad essere ingiusta, perché anche i migliori non ce la fanno. E comunque nonostante nessuno lo vorrebbe, ci sono cose che accadono e basta. E quando accadono, puoi sempre vedere la vita da un nuovo punto di vista che magari non avevi considerato. A volte il mondo, per renderti più forte, ha prima bisogno di renderti fragile. E forse la nostra più grande forza sta proprio nella nostra fragilità, che permette di aprirci al nuovo rompendo gli schemi a volte troppo rigidi delle nostre convinzioni e certezze. La fragilità è ciò che spesso ci impone un nuovo schema, una nuova ripartenza, perché “è proprio dalle crepe che entra la luce.”
Speak out
No Comments
Leave a comment