LE EMOZIONI DEI BAMBINI
Ai bambini non andrebbero evitate le emozioni spiacevoli, come la tristezza o la paura. Al contrario ai bambini andrebbe insegnato a riconoscere e ad accettare queste emozioni, senza temere di essere travolti da esse. Il bambino dovrebbe imparare a sopportare un po’ di paura o di tristezza, così come deve imparare a modulare la felicità, la rabbia e qualsiasi altra emozione. Troppo spesso, noi adulti vorremmo proteggere i bambini dalle emozioni spiacevoli: così, non appena li vediamo un po’ tristi, cerchiamo di farli ridere. Ed appena li vediamo spaventati, corriamo a rassicurarli. Ma in questo modo, li rendiamo ancora più fragili di fronte a queste emozioni, perché non imparano a conoscerle e soprattutto non imparano che possono sopportarle senza esserne travolti.Invece, è proprio nel navigare attraverso le diverse emozioni che i bambini scoprono l’elemento fondamentale della vita emotiva: un’emozione arriva, cresce di intensità e poi pian piano sfuma. Poi ne arriva un’altra e un’altra ancora. Questa è la natura delle emozioni che i bambini devono scoprire.O come scrive Pessoa:”Non tutti sono giorni di sole, e la pioggia, quando manca, la si invoca.Perciò prendo l’infelicità e la felicitànaturalmente, come chi non si sorprendeche esistano monti e pianure,che esistano rocce ed erba…”Ecco, non togliamo le montagne e le rocce ai bambini.
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