Questo mantra, che inizialmente arriva dall’esterno, può diventare nel tempo una parte di noi che genera insicurezza e inadeguatezza, sviluppando quella sensazione di non “essere mai abbastanza” che spinge a non apprezzare ciò che si fa e ciò che si è.Poi magari un giorno, mentre provi a condividere la pesantezza ed il malessere per lo stato d’animo e le preoccupazioni, qualcuno con la sua innocenza ti dice:” E allora? Che succede se non lo fai? Non importa, va bene lo stesso!“Si rimane stupiti, perché, forse per la prima volta, qualcuno fa notare che non siamo sbagliati, allontanando almeno per un po’ il timore di giudizi e recriminazioni.Così gradualmente si fanno spazio nuovi pensieri e riflessioni e si inizia a comprendere che non si può passare una vita a dimostrare di essere come qualcuno ci vorrebbe, senza peraltro mai riuscirci, perché non si potrà mai rappresentare adeguatamente l’ideale che l’altro ha costruito su di noi.A volte ci imbattiamo in parole talmente belle, semplici e spontanee che ci colpiscono nel profondo, ci spiazzano e ci accarezzano l’anima gentilmente, parole che fanno scattare quella scintilla necessaria a darsi il permesso di essere se stessi… così come siamo.