NON CI SONO PIÙ I GIOVANNI DI UNA VOLTA
“I ragazzi di oggi non sono come quelli di una volta!
I ragazzi di oggi sono superficiali, testardi, non hanno voglia di studiare, nè di lavorare, i ragazzi di oggi non hanno valori, sono maleducati, abusano di alcol e droghe, stanno sempre attaccato al cellulare, i ragazzi di oggi hanno tutto, non hanno sogni nè desideri….. ” ( Genitori del 2023 D.C )
“Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani”. Platone (428 al 347 A. C.)
“Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa” Esidio (720 A.C).
“Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura…” Babilonesi ( 3000 A.C. )
Colpisce come non ci sia epoca in cui non sia stata pronunciata questa frase: ” I ragazzi di oggi non sono come….”.Sembra che ogni nuova generazione abbia bisogno di essere migliore della precedente e di criticare quella successiva nella quale non si riconosce.Nascono così le contrapposizioni e allo stesso tempo si esaltano i pregi del periodo al quale ognuno di noi è appartenuto.Gli anziani spesso confondono le valutazioni troppo positive del passato con la nostalgia della giovinezza, del tempo trascorso che non ritorna. Criticano invece le novità perché non appartengono al loro vissuto e ne vedono solo i difetti.Tutto ciò fa parte dei ruoli di ciascuno e di un processo che da secoli si ripropone, portando con sé momenti di crescita ed inevitabilmente battute d’arresto.Oggi invece si cerca in alcuni casi di neutralizzare lo scontro tra generazioni, cosicché si hanno genitori amici, confidenti, che a volte vivono l’adolescenza insieme ai figli o addirittura al loro posto!Queste fasi rappresentano in effetti dei passaggi obbligati, all’interno di un percorso di maturazione di ciascuno. Bisognerebbe chiedersi se sia opportuno aspettarsi un diverso atteggiamento dei ragazzi, o sia invece necessario aiutare i genitori a trovare una maggiore autorevolezza che possa consentire a ciascuno di interpretare al meglio il proprio ruolo.
“Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani”. Platone (428 al 347 A. C.)
“Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa” Esidio (720 A.C).
“Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura…” Babilonesi ( 3000 A.C. )
Colpisce come non ci sia epoca in cui non sia stata pronunciata questa frase: ” I ragazzi di oggi non sono come….”.Sembra che ogni nuova generazione abbia bisogno di essere migliore della precedente e di criticare quella successiva nella quale non si riconosce.Nascono così le contrapposizioni e allo stesso tempo si esaltano i pregi del periodo al quale ognuno di noi è appartenuto.Gli anziani spesso confondono le valutazioni troppo positive del passato con la nostalgia della giovinezza, del tempo trascorso che non ritorna. Criticano invece le novità perché non appartengono al loro vissuto e ne vedono solo i difetti.Tutto ciò fa parte dei ruoli di ciascuno e di un processo che da secoli si ripropone, portando con sé momenti di crescita ed inevitabilmente battute d’arresto.Oggi invece si cerca in alcuni casi di neutralizzare lo scontro tra generazioni, cosicché si hanno genitori amici, confidenti, che a volte vivono l’adolescenza insieme ai figli o addirittura al loro posto!Queste fasi rappresentano in effetti dei passaggi obbligati, all’interno di un percorso di maturazione di ciascuno. Bisognerebbe chiedersi se sia opportuno aspettarsi un diverso atteggiamento dei ragazzi, o sia invece necessario aiutare i genitori a trovare una maggiore autorevolezza che possa consentire a ciascuno di interpretare al meglio il proprio ruolo.
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