LA STORIA DELLA RANA BOLLITA
La storia della rana bollita è la storia dei nostri tempi…
Se si butta una rana nell’acqua bollente: l’anfibio, scottato, schizza via e si salva. Ma se si mette una rana in una pentola con l’acqua fredda, con una fiamma leggera sotto, la rana nuota tranquillamente. Poi l’acqua si riscalda pian piano e presto diventa tiepida, diventando piuttosto gradevole. La temperatura sale ancora e la rana inizia a non apprezzare più come prima, è stanca, tuttavia non si spaventa. Quando l’acqua è diventata troppo calda, la rana la trova sgradevole, ma si è indebolita, non ha più la forza di reagire per saltare fuori, così sopporta senza fare nulla e muore bollita.
A volte è il rischio che corriamo quando ci abituiamo a situazioni inaccettabili, a relazioni tossiche, a notizie sempre peggiori.
Un po’ per volta, coscienza e volontà si assopiscono e la stanchezza e la rassegnazione prendono il sopravvento.
Per reagire adeguatamente, spesso serve “un colpo di reni”
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