SPUNTI DI TERAPIA: “…MA IO NON CI CREDO”
“Mi hanno detto che avrei bisogno di colloqui terapeutici, ma io non ci credo”.
“La psicologia non è un’ideologia, né un atto di fede, una religione, il punto è se lei crede di avere un problema e quindi di aver bisogno di aiuto per risolverlo.”
“Io non avrei nessun problema se solo lui fosse diverso…”
Inizia così una richiesta di aiuto che nasce con diffidenza, scetticismo, ma soprattutto condizionata dalla paura di dover comprendere che invece noi possiamo davvero fare qualcosa per affrontare le situazioni che non ci piacciono. Questa chiusura inoltre ci protegge dal timore di scoprire che possiamo avere qualche responsabilità in ciò che ci accade.
Sicuramente risulta più facile dare la colpa a qualcuno o qualcosa, molto più liberatorio pensare di non avere responsabilità, che tutto dipende dall’altro e quindi siamo autorizzati a lamentarci e ad essere compresi, alimentando l’idea che se qualcuno ci causa infelicità non possiamo farci niente.
Ma se questo fosse vero, in realtà sarebbe terribile: vorrebbe dire non riconoscerci alcuna competenza, oltre che rassegnarci ad essere impotenti davanti ad ogni situazione che ci causa disagio e che quindi che dovremmo subire in silenzio.
Credo che invece dovremmo chiederci cosa possiamo fare di diverso per evitare che quel fatto o quella persona ci faccia sentire ancora così male?
La psicoterapia aiuta la persona a trovare risorse e capacità per affrontare paure, difficoltà e disagi che si manifestano nelle più svariate modalità, portando alla luce nodi mai sciolti e problemi rimandati nel tempo nella speranza di una soluzione magica.
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